DURATA
2 giorni
DATE
5-6 novembre 2025
ORARIO
9,00 – 14,30
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
euro 660,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)
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RELATORE
Dott. Paolo PASSONI
Presidente Tar Pescara
PROGRAMMA
L’art. 28 della Costituzione: la responsabilità diretta del dipendente pubblico e la responsabilità che si “estende” allo Stato secondo le leggi penali, civili ed amministrative; l’interpretazione adeguatrice della norma nel diritto vivente della Corte Costituzionale anche alla luce degli artt. 22 e 23 del T.U. 3/1957 (da ultimo sentenza 49/2022).
Il nesso organico che determina l’estensione di responsabilità dell’ente pubblico per danni recati da atti o comportamenti del suo dipendente: la cd. occasionalità necessaria ed i casi di interruzione del nesso organico solo per fatti estranei all’occasione del servizio. La giurisprudenza estensiva della Corte di cassazione sulla responsabilità della P.A. per illeciti anche dolosi e di rilevanza penale dei propri dipendenti (Cass. SSUU civ. 16 maggio 2019 n. 13246).
Distinzione fra ipotesi di responsabilità diretta per immedesimazione organica della PA ex art. 28 Cost. e 2043 c.c. per attività autoritativa del suo dipendente, e ipotesi di responsabilità indiretta dell’ente pubblico ex art. 49 c.c. (norma parimenti applicabile nella soggetta materia) in caso di attività materiale e/o non provvedimentale del suo agente; l’inerzia del funzionario da doverose attività pubblicistiche e la concorrente responsabilità diretta dell’amministrazione come da recente pronuncia della Cassazione III sez. civile 10.1.2023 n. 356;
I gradi di colpevolezza sufficienti per rispondere dei danni recati a terzi: differenze fra l’amministrazione-apparato (dolo, colpa grave e colpa lieve) e il dipendente pubblico (dolo e colpa grave); giudizio di rivalsa della Corte dei conti per il dipendente che ha recato danni all’ente pubblico (per dolo o colpa grave): il nuovo processo contabile e le rinforzate garanzie di difesa del funzionario inquisito. La diligenza qualificata del “bravo funzionario” ex art. 1176 comma 2 c.c. secondo la Corte di cassazione.
La responsabilità dell’amministrazione per la violazione di interessi legittimi e l’abolizione (apparente) della pregiudizialità amministrativa; l’art. 30 del CPA e il concorso di colpa del creditore ex art. 1227 c.c. secondo l’art. 30 del codice del processo amministrativo. I termini decadenziali per l’azione risarcitoria e la posizione della Corte costituzionale sulle esigenze di bilancio (sentenza n. 94/2017).
Responsabilità contrattuale o extracontrattuale della Pubblica Amministrazione nella violazione di interessi legittimi. Il cosiddetto tertium genus (mixtum fra le due tipologie) e la peculiarità della responsabilità oggettiva dell’ente pubblico in materia di gare secondo la Corte di Giustizia UE. La culpa in contrahendo della PA e i suoi riflessi risarcitori sulla giurisdizione secondo il Consiglio di Stato (spettanza GA) e secondo la Corte di Cassazione (spettanza AGO): l’aspro dibattito giurisprudenziale in materia fra le due giurisdizioni apicali: le due adunanze plenarie del Consiglio di Stato 5/2018 e 20/2021 confutate da Ordinanza Cass. SSUU civ. 6.2.23 n. 3514. In particolare il caso dell’annullamento (in autotutela o ope iudicis) del provvedimento favorevole con aspettative medio tempore maturate in capo all’originario destinatario; Effetti, in materia di gare pubbliche, dello ius superveniens scaturito dal D.Lgs. 31.3.2023 n. 36 e dalla novella dell’articolo 124 del CPA: la previsione di un’azione di rivalsa e di un’azione autonoma risarcitoria delle stazioni appaltanti avanti al GA in caso di annullamento di aggiudicazione per illegittimità imputabili all’aggiudicatario (art. 124 comma 1 secondo periodo CPA; cfr. anche articolo 5 commi 3 e 4 del d.leg,vo 36/2023); il danno da chance, la prova del danno, la consulenza tecnica, la liquidazione equitativa e i criteri direttivi per la quantificazione risarcitoria nel processo amministrativo; onere rinforzato di prova nel danno emergente e ricorso a criteri presuntivi per il lucro cessante.
L’atto amministrativo viziato tra illegittimità e illiceità: la vicenda EXPO Milano; Le responsabilità del funzionario in caso di mancato rispetto dei termini del procedimento e le sue conseguenze di carriera: l’articolo 2 comma 9 della legge 241/90; La sostituzione del funzionario inerte con avocazione della pratica ai vertici apicali. La chiamata in causa “ad personam” del funzionario firmatario per danni recati dal provvedimento della P.A.: concorrenza di giurisdizione del GA e dell’AGO secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione; Il silenzio assenso nel procedimento amministrativo e le eventuali responsabilità omissive del funzionario che lo ha fatto maturare (art. 14 bis comma 4 ultimo periodo, art. 21 comma 2 ter legge 241/90);
Il risarcimento in forma specifica e l’esecuzione in forma specifica, differenze; la cd. esecuzione del giudicato per equivalente (Consiglio di Stato A.P. 2/2017). Le astreinte da inesecuzione del giudicato (art. 114 comma 4 lett. e CPA) fra risarcimento e sanzione a carico della P.A.; l’adunanza plenaria del Consiglio di Stato 15/2014;
I danni derivanti dalla inesecuzione del giudicato. La cd. esecuzione del giudicato per equivalente, come interpretata da Consiglio di Stato Adunanza plenaria 2/2017; Il responsabile del procedimento e il titolare del provvedimento: riparto di responsabilità in relazione ai distinti ambiti di competenze. Il conflitto di interessi introdotto con l’art. 6 bis della l. 241/90.
La responsabilità dell’amministrazione per gli atti illegittimi e per il mancato esercizio dell’autotutela ai sensi del novellato all’art. 21 nonies della l. 241/90. L’intervento del Commissario ad acta e le sue responsabilità per l’attività sostitutiva; La concorrenza di poteri fra il commissario ad acta e l’amministrazione esautorata nell’attuazione del giudicato secondo l’AP 8/2021 del Consiglio di Stato
La responsabilità dell’amministrazione nelle procedure di evidenza pubblica: gli artt. 120-125 del CPA; l’inefficacia ex nunc ed ex tunc del contratto in corso di esecuzione nel caso di annullamento degli atti di gara; la sanzione pecuniaria introdotta dall’art. 123 CPA. le materie a rischio di corruzione e il monitoraggio rinforzato di legalità nel D.Lgs. 33/13 e successive modifiche ed integrazioni.
Il danno non patrimoniale ex art. 2059 nella più recente giurisprudenza della Corte di cassazione e del giudice amministrativo. La lesione dei diritti fondamentali da parte della Pubblica Amministrazione e le connesse problematiche di riparto della giurisdizione; il caso “Englaro”; le responsabilità del funzionario per i pareri chiesti e non resi (art. 16 l. 241/90); le conseguenze delle false attestazioni del privato sul procedimento e sul provvedimento finale: incongruenze fra artt. 19 e 21 l. 241/90. Il danno da disturbo nella giurisprudenza amministrativa. Il danno da ritardo cd. puro, l’art. 2 bis della l. 241/90 e l’art. 30 comma 5 del CPA. L’efficienza amministrativa, la specifica giurisdizione del G.A. mirata a ripristinarla (D.Lgs. 198/09 cd. “class action pubblica”) e le connesse responsabilità della P.A. soccombente. Le responsabilità delle amministrazioni assenteiste nella nuova conferenza di servizi regolata dal D.Lgs. 30/5/16 n. 126; I rapporti con il procedimento e le sanzioni disciplinari: l’abolizione della cd. pregiudiziale penale anche per i militari. La responsabilità dirigenziale.
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Scheda
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