DURATA
2 giorni
DATE
15-16 ottobre 2025
ORARIO
9,00 – 14,30
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
euro 660,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)
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RELATORE
Cons. Dario SIMEOLI
Consiglio di stato
Cons. Renato CATALANO
Consigliere della Corte dei Conti
INTRODUZIONE
Le misure del PNRR, che guardano ad innovazione, transizione verde e valorizzazione dei territori, sono ormai pienamente operative e richiedono alla Pubblica Amministrazione un crescente impegno in termini di capacità progettuale a cui può concorrere lo sviluppo di forme di partenariato pubblico-privato (PPP). Le potenzialità di questo strumento, che, di base, racchiude le varie forme che può assumere la cooperazione tra enti pubblici e soggetti privati, non sono state tuttavia opportunamente sfruttate dal 18 aprile 2016, data in cui è entrato in vigore il precedente Codice dei Contratti Pubblici, ad oggi.
Sebbene il vigente Codice abbia avuto il merito di introdurre una disciplina organica del PPP, del tutto assente nel D.lgs. 163/2003, si è comunque avvertita l’esigenza di innovare l’istituto, valorizzandolo all’interno della nuova formulazione del Codice dei Contratti pubblici, che si applicherà a tutti i nuovi procedimenti a partire dal 1° aprile 2023.
Il nuovo Codice perseguendo l’obiettivo principale di semplificare e accelerare le procedure, nell’ottica di garantire piena conformità ai principi europei e razionalizzare la normativa di settore, ha anche innovato le forme di PPP proprio per offrire alle stazioni appaltanti strumenti più duttili e maggiormente efficaci, per assicurare appunto il raggiungimento del risultato che è diventato principio informatore della intera vicenda contrattuale pubblica.
All’interno del nuovo codice, rispetto all’impianto normativo precedente, si è operata un’inversione sistematica per cui le disposizioni generali in materia di partenariato pubblico-privato precedono la disciplina delle figure contrattuali tipiche quali la concessione (parte II- Libro IV), la locazione finanziaria (parte III), il contratto di disponibilità (parte IV), mentre gli articoli 179, 180, 181 e 182 del codice vigente sono stati soppressi e sostituiti integralmente dagli artt. 174 e 175, che costituiscono la parte I del Libro IV – “Disposizioni Generali”. Non solo è stato definito il rapporto (di genere a specie) tra il PPP le concessioni e tutte le altre tipologie contrattuali, ma sono stati meglio precisati i rapporti tra concessione e finanza di progetto: a differenza di quanto si evince dalla struttura dell’impianto codicistico del 2016, la finanza di progetto non rappresenta un tipo contrattuale a sé ma un capitolo ‘interno’ alla disciplina della concessione.
PROGRAMMA
Le nuove forme di Partenariato Pubblico Privato per finanziamento e gestione di opere e servizi pubblici
- il PPP rivisto nel correttivo;
- la scelta del nuovo legislatore di favorire le forme di collaborazione pubblico/privato ma con una procedura trifasica: dalla valutazione della proposta alla dichiarazione di pubblico interesse alla gara con prelazione;
- la partecipazione attiva del settore privato nelle fasi della realizzazione dell’infrastruttura e dell’erogazione dei relativi servizi;
- la durata del contratto, in funzione dell’ammortamento dell’investimento o delle modalità di finanziamento;
- Il finanziamento: esposizione del privato e i meccanismi di finanziamento a carico della PA (off balance);
- analisi costi-benefici, ottimizzazione dei costi per il settore pubblico (value for money);
- l’allocazione dei rischi: il controllo diretto del privato del rischio di costruzione; il rischio di disponibilità; il rischio operativo e quantitativo;
- i rischi che incidono sui corrispettivi non imputabili all’operatore economico;
- l’equilibrio economico-finanziario: coesistenza di convenienza economica e sostenibilità finanziaria;
- l’equilibrio economico-finanziario raggiunto con il ricorso alla contribuzione pubblica nei casi in cui il progetto non generi flussi di cassa sufficienti;
- le diverse tipologie di interventi;
- progetti dotati di una intrinseca capacità di generare reddito attraverso ricavi da utenza (“Opere calde”);
- progetti che richiedono una componente di contribuzione pubblica (“Opere tiepide”);
- progetti in cui il concessionario privato fornisce direttamente servizi alla Pubblica Amministrazione (“Opere fredde);
- la pluralità delle fonti di finanziamento e la loro combinazione: le risorse pubbliche (prezzo, garanzie, conferimento di asset), e quelle private (capitale di rischio, prestito). I bonus fiscali per la rigenerazione del patrimonio edilizio;
- l’eleggibilità dell’investimento per il finanziamento privato. La sostenibilità del piano economico finanziario; gli indicatori di sostenibilità (loro equilibrio); il closing finanziario; la revisione del PEF. Il molteplice ruolo delle banche. La società di progetto: funzioni e natura; la limitazione dei rischi (il ring fence); emissione di obbligazioni e titoli di credito.
- gli istituti tipizzati: caratteristiche e disciplina. Le fasi di progettazione ed esecuzione, e quelle di gestione e manutenzione (contratti); il conflitto d’interessi tra privato finanziatore ed esecutore delle prestazioni. Il regime di affidamento di prestazioni a terzi. Subappalto nelle concessioni e negli altri istituti tipizzati. Il rapporto impresa di costruzione – società di leasing. Pagamento di contributi e canoni: il pagamento dell’infrastruttura. Situazioni modificative e risolutive del contratto di PPP; il subentro (lo step in); il privilegio dei soggetti finanziatori sui crediti dell’affidatario del contratto di PPP.
- i PPP istituzionali: le società miste; la scelta del socio; l’affidamento del contratto; l’esecuzione tramite terzi e l’esecuzione in house. Gara a monte o gara a valle: obbligo. Il regime dell’opera realizzata tramite contratti di concessione o PPP. Considerazioni finali e case histories;
- esemplificazioni sulle modalità di realizzazione del piano economico finanziario;
- le diverse forme per la scelta del contraente;
- le garanzie
Analisi delle singole tipologie di Contratti
- finanza di progetto;
- concessione di costruzione e gestione;
- concessione di servizi;
- locazione finanziaria (Leasing) di opere pubbliche;
- contratto di disponibilità;
- contratto di Efficientamento energetico (EPC)
RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO
Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza subordinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.
Acquistabile su MEPA con il codice: CEIDA-T3
Scheda
- Lecture 0
- Quiz 0
- Durata 2 giorni
- Livello di abilità Tutti i livelli
- Lingue Italiano
- Studenti 9
- Valutazioni Sì